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Monitoraggio ambientale

Nei Laboratori interni agli Impianti di depurazione viene eseguito quotidianamente un programma di controllo dell’’andamento depurativo basato su diverse analisi chimico-fisiche e microbiologiche, alla scopo principale di verificare che i valori dei parametri analizzati non superino nel liquame trattato i limiti previsti dalla normativa vigente per gli scarichi in acque superficiali. Il programma giornaliero di analisi, inoltre, consente di fornire utili informazioni agli operatori che eseguono le manovre gestionali di regolazione del processo depurativo, con i quali, pertanto, l’’unità del laboratorio lavora in stretta collaborazione.

Il programma di campionamenti ed analisi si snoda essenzialmente su due linee: liquami e fanghi. Attualmente, in seguito alla dismissione della fase di digestione anaerobica (stabilizzazione), le analisi dei fanghi prodotti dalla depurazione sono ridotte e finalizzate a verificare la qualità e quantità dei fanghi ispessiti e dei fanghi disidratati, prima del loro smaltimento in discarica.

Negli Impianti dotati di campionatori automatici, i prelievi sono di tipo medio ponderale H24; in tutti gli altri casi, i prelievi sono di tipo istantaneo o medio composito non ponderale. Sono in corso procedimenti amministrativi pubblici finalizzati a dotare tutti gli Impianti Commissariati della strumentazione (auto campionatori e misuratori di portata) necessaria ad uniformare le modalità di campionamento e rendere maggiormente confrontabili i dati dei laboratori interni con quelli prodotti dall’’ARPAC in seguito ai controlli fiscali periodici. Adeguamenti degli organici interni ai laboratori e della strumentazione scientifica disponibile consentiranno, inoltre, di uniformare a breve anche i programmi analitici di routine dei singoli impianti, che attualmente presentano alcune differenze legate, soprattutto, alla frequenza analitica e al numero dei parametri individuati per l’’autocontrollo.

In questa area del sito dedicata ai monitoraggi analitici, si è scelto di pubblicare alcune elaborazioni grafiche dell’’andamento depurativo nel periodo da maggio a dicembre 2012; in particolare, per ogni singolo Impianto, sono state individuate le linee di tendenza dei seguenti parametri: COD, Solidi Sospesi Totali (SST), Ammoniaca e Fosforo totale (tonnellate/giorno), riferite al liquame in ingresso, al liquame in uscita ed alla efficienza di rimozione (%).

Per quanto riguarda, invece, i risultati dei controlli fiscali ARPAC, eseguiti nel medesimo periodo, si è scelto di pubblicare i grafici relativi alle concentrazioni (mg/L) in ingresso ed in uscita dei parametri principali: COD,  SST, Ammoniaca, Azoto nitroso, Azoto nitrico e Fosforo totale. In corrispondenza dei grafici che evidenziano uno o più superamenti dei limiti di legge, sono state inserite alcune brevi  note che spiegano le cause legate ai suddetti superamenti.

Dei parametri citati nella seguente sezione si fornisce una breve descrizione:

SST = Solidi sospesi totali (sedimentabili e non).

COD = Richiesta chimica di ossigeno. Si tratta di un parametro  utilizzato per stabilire la quantità totale di sostanze organiche presenti in un’acqua di rifiuto ed è quindi strettamente correlato al suo grado di inquinamento. Una frazione importante del COD di un liquame civile è rappresentata dalla richiesta biochimica di ossigeno (BOD), che può essere impiegata come indice del materiale organico biodegradabile.

I composti organici presenti nelle acque di rifiuto vengono classificati come azotati e non azotati. I principali composti azotati sono l‘urea, le proteine, le ammine e gli aminoacidi; le sostanze non azotate comprendono i carboidrati, i lipidi e i saponi.

L’’azoto si trova nei liquami sotto forma di ammoniaca, azoto organico, nitriti e nitrati. Si puo’ ritenere che il 60% dell’azoto come N sia rappresentato da ammoniaca, il 35% da azoto organico, il 5’% da nitriti e nitrati. Si tratta di percentuali fortemente variabili; infatti, l’’azoto organico (sotto forma di proteine ed aminoacidi) si trasforma piuttosto rapidamente in ammoniaca e composti ammoniacali in genere: un’’acqua di rifiuto é proporzionalmente tanto più ricca di ammoniaca, quanto più a lungo ha soggiornato nel sistema fognante di adduzione all’’impianto.

L’’azoto, insieme al fosforo, é un componente fondamentale delle cellule viventi e quindi indispensabile per il buon funzionamento dei processi biologici di depurazione delle acque di rifiuto.

Il fosforo si trova nei liquami sotto forma di fosfati (per il 90%) e di fosforo organico (per il 10%). Il fosforo é uno dei componenti principali dei detersivi sintetici e degli inibitori della corrosione e delle incrostazioni negli impianti domestici di distribuzione dell’’acqua.

Secondo alcuni studiosi il liquame di fognatura contiene attualmente il doppio del fosforo che era presente prima dell’introduzione dei detersivi sintetici. Quest’’ultimi sono presenti in concentrazione molto elevata negli scarichi dell’’industria tessile e delle lavanderie.

Fiscali ARPAC                   Laboratori Interni

Di seguito, al fine di esemplificare il lavoro che viene costantemente svolto per il controllo dell’efficienza depurativa degli impianti in gestione e della conseguente qualità dell’effluente allo scarico, si riportano alcuni estratti dalla Relazione “SISTEMI DI MONITORAGGIO INTERNO E CONTROLLI FISCALI – ELABORAZIONI, CONFRONTI E DEDUZIONI” a cura della Dr.ssa Silvana Fiorillo, Coordinatrice dell’Area Coordinamento Laboratori di analisi chimico-fisiche emicrobiologiche del Commissario Delegato ex OPCM 4022/2012.

Da tali estratti potrà evincersi come vengano elaborati i dati analitici prodotti, secondo gli specifici programmi di controllo giornaliero, dal personale interno ai laboratori dei cinque Impianti di depurazione commissariati: Cuma, Marcianise, Regi Lagni, Napoli Nord ed Acerra.

Il periodo sin qui esaminato va da maggio 2012 a gennaio 2013.

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