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La Terra dell’Acqua, per il controllo in continuo dei corpi idrici superficiali della Campania “Baia Azzurra”

Grazie all’incrocio dei dati acquisiti sul campo da ARPAC e delle informazioni generate dal sistema di sorveglianza di SMA – basato sull’utilizzo combinato di droni e immagini satellitari – è stato possibile ricostruire il fenomeno della colorazione delle acque del litorale domitio, che si è osservato in località Sessa Aurunca, e più specificamente in prossimità del villaggio turistico “Baia Azzurra”.

Le analisi effettuate dall’Agenzia Regionale per l’Ambiente hanno potuto accertare che la qualità delle acque rimane dentro i limiti stabiliti dalla vigente normativa in materia di contaminazione batterica, non presentando rischi per le persone.

Allo stesso tempo, i sorvoli dei droni hanno verificato, sulla base di sequenze di immagini, che nessun fenomeno di inquinamento o sversamento abusivo si è verificato nei canali e nei corpi idrici confluenti verso quella porzione di litorale.

La transitoria colorazione dell’acqua è dunque da attribuirsi ad una significativa proliferazione di plancton, ovvero microalghe non considerate tossiche per l’uomo. Il fenomeno della schiuma va invece fatto risalire alle condizioni climatiche, cui seguono moti ondosi che, infrangendosi sulla battigia e sulle scogliere, accentuano l’addensamento di mucillagini, muchi o flocculi.

Il fenomeno ha avuto carattere transitorio; quel tratto di costa era e resta balneabile.

Anche in questo caso, si conferma l’efficacia del sistema di monitoraggio e allerta ambientale che prevede la collaborazione e l’interazione tra Agenzie Regionali, secondo una modalità operativa che prevede l’acquisizione dinamica e la gestione dei dati provenienti da più fonti e punti di osservazione.

In questa direzione, l’unità di coordinamento per la prevenzione del rischio da pandemia si appresta a costituire una struttura di osservazione di supporto alla decisione che consentirà di evidenziare le correlazioni tra criticità ambientali e diffusione del contagio, intervenendo a ridurre e ridimensionare i fattori di rischio.

Allo stesso tempo, procede il progetto SMA “La Terra dell’Acqua”, per il controllo in continuo dei corpi idrici superficiali della Campania, che si incrocia con le attività Arpac di analisi e verifica sul campo e il servizio di polizia idraulica, operativo da alcuni mesi, finalizzato al presidio permanente dei corpi idrici. 

Consulta gli esiti di balneazione del ARPAC

Consulta il monitoraggio SMA Campania

 

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